CNCC Comunicato Stampa: Appello al Governo per i ristori al settore

CNCC: NECESSARIO IL SOSTEGNO DEL GOVERNO AL SETTORE DEI CENTRI COMMERCIALI SOPRATTUTTO SE CONFERMATA LA CHIUSURA NEI WEEKEND SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
Milano, 2 novembre 2020 – Preso atto dell’aggravarsi della pandemia da Covid-19 e in coerenza con lo spirito di collaborazione e di attenzione alle problematiche sanitarie dimostrato finora, il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) ha indirizzato questa mattina una lettera al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, riferendo la disponibilità ad anticipare alle 18.00 l’orario di chiusura delle attività all’interno dei centri commerciali (ad esclusione di quelle ritenute essenziali) dal lunedì alla domenica su tutto il territorio nazionale e ad attuare misure di contingentamento ancora più stringenti nei fine settimana,

In merito alle nuove proposte del Governo per frenare la pandemia, che prevederebbero anche la chiusura dei centri commerciali nei weekend su tutto il territorio nazionale, il CNCC manifesta il proprio disappunto alla luce dell’impegno profuso in questi mesi nel garantire sia i servizi essenziali, sia la sicurezza dei clienti e di tutti i lavoratori del settore e, di conseguenza, chiede che tale misura non venga inclusa nel prossimo DPCM.

Alla luce della collaborazione e serietà che l’intero settore dimostra dall’inizio della pandemia e dei sacrifici che continua a compiere per adempiere alle richieste delle Istituzioni, qualora dette misure siano invece confermate, il CNCC chiede che, a garanzia di una totale parità di trattamento di tutti i commercianti, i centri commerciali siano quanto meno tenuti in debita considerazione nel programma di ristori che verrà predisposto dal Governo.

Si ritiene infatti che in un contesto fortemente compromesso come quello attuale un sostegno al settore commerciale sia assolutamente necessario e di fondamentale importanza, al fine di scongiurare la chiusura di innumerevoli attività anche a conduzione familiare in affanno ormai da mesi, e l’aggravamento di una già drammatica situazione occupazionale.

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